Com’è andato il Mercato Immobiliare italiano nel 2022?
La risposta è semplice e sintetica: molto bene!
Malgrado molti esperti di settore avessero previsto un calo, anche importante, delle compravendite, il 2022 si è chiuso con l’impressionante risultato di 784.486 immobili venduti, mai così tanti dal 2007.
Il dato è ancor più positivo se lo si confronta con quello già sbalorditivo del 2021 (+4,6% circa), anno in cui avevamo assistito alla vera ripresa del mercato immobiliare, grazie a un insieme di fattori tra i quali i prezzi bassi, il Superbonus 110%, i tassi di mutuo particolarmente convenienti, eccetera.
Del Mercato Immobiliare 2021 avevamo già ampiamente parlato QUI.
Cosa aspettarsi dal 2023?
Quello che notiamo dal nostro punto di osservazione di zona, che ci viene però confermato anche dal continuo confronto che abbiamo con colleghi pressoché in tutta Italia, è che la domanda di abitazioni nei centri abitati grandi e medi continua ad essere vivace e non si è affatto esaurita.
Il 2021 e il 2022 avevano reso più protagonisti gli immobili da ristrutturare, acquistabili a prezzi più convenienti e ristrutturabili con una spesa inferiore rispetto al solito, grazie ai numerosi Bonus disponibili (ci riferiamo nello specifico alle case indipendenti o semi indipendenti, ma anche agli appartamenti in Condominii con interessanti margini di efficientamento energetico).
Nel 2023 i costi di ristrutturazione sono lievitati in modo rapido, arrivando in alcuni casi a raddoppiarsi o peggio, alcuni Bonus sono ancora disponibili ma senza più la possibilità di cedere crediti importanti, lasciando quasi totalmente a carico del committente le spese più gravose (cappotti termici, impiantistica, pannelli solari, infissi, tetto, eccetera), oppure consentendo di dedurre parte dell’investimento in 10 anni.
Questo decisamente non è più alla portata di tutti.
Quanto pesano le bollette?
L’aumento delle spese energetiche inoltre, sebbene mitigato negli ultimi tempi, ha fatto sì che sempre più acquirenti pongano attenzione alla Classe energetica degli immobili prima di scegliere dove andare ad abitare.
L’Attestato di Prestazione Energetica (il fantomatico APE) ha finalmente acquistato l’importanza che il Legislatore probabilmente voleva attribuirgli fin dalla sua istituzione: fornire maggior consapevolezza agli acquirenti di immobili (ma anche ai venditori) circa i consumi e i possibili interventi realizzabili per migliorarne l’efficienza.
Continuiamo dunque a registrare uno spostamento della domanda verso immobili ristrutturati o già in buone condizioni che si riescono a vendere anche a prezzi molto vicini a quanto richiesto dai proprietari.
Per quanto riguarda invece gli immobili che necessitano di ristrutturazioni importanti, rimane buona la domanda ma è aumentata la trattabilità in fase di negoziazione.
I tassi di mutuo.
Alla data di oggi, è possibile trovare mutui a tasso fisso intorno al 3,5% e alcuni istituti di credito stanno riducendo i propri spread per mantenere tassi più che accessibili malgrado l’innalzamento del costo del denaro applicato dalla BCE per contenere il rialzo dell’inflazione.
È bene ricordare che negli anni del boom immobiliare italiano (2005, 2006, 2007) quando si vendettero ogni anno più di 800.000 unità, i tassi fissi arrivarono anche al 5,5% senza che questo incidesse minimamente sulla corsa all’acquisto.
Non riteniamo quindi che gli attuali tassi possano scoraggiare chi ha in programma l’acquisto o il cambio di casa, forse si ridimensioneranno i parametri di ricerca optando per zone meno centrali, si rinuncerà a qualche mq, si troverà il modo di risparmiare sugli arredi.
Il mattone come forma di investimento.
Non bisogna poi dimenticare che la casa rappresenta la forma di investimento preferita dagli italiani e molti stanno tornando ad acquistare immobili dopo le delusioni dei rendimenti finanziari oppure in seguito alle forti perdite subite in borsa, anche dai più prudenti “cassettisti”.
Questo produce un buon livello di richiesta soprattutto per i piccoli tagli, dando inizio a quel processo circolare e virtuoso che porta ognuno a cercare una casa sempre più spaziosa man mano che aumentano le esigenze familiari.
È possibile scaricare QUI il Report del IV Trimestre 2022 appena pubblicato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare italiano dell’Agenzia delle Entrate.